Rodriguez costruisce, Rivero conserva e la Fortitudo Bologna è di nuovo Campione d’Italia. Uno scudetto atteso dal 2009 e finalmente conquistato dai ragazzi di Marco Nanni, il manager bolognese è certamente fra i massimi artefici di questo successo con la sua filosofia che ormai è diventato un vero dogma qui a Bologna, quel: cuore, testa, sorriso che è alla base dei successi di questi due anni.

Comincia subito con una polemica l’attesissima Gara 7 delle Italian Baseball Series; Leo Zileri, lead off dei Pirati, corre verso la prima nonostante lo strikeout per via della palla persa dal catcher, arriva salvo in prima ma nell’azione al prima base bolognese sfugge la palla e Zileri involontariamente la calcia. Per il regolamento è comunque out ma la decisione fa scattare la protesta di Catanoso, che dopo essersi spiegato con il sig. Taurelli (arbitro di prima base) torna pacificamente nel dogout.

Discorso totalmente diverso per la Fortitudo, che comincia subito con il doppio a destra di Carlos Infante, successivamente spostato in terza dall’ottimo bunt di sacrificio di Francesco Fuzzi. Quello che succede dopo è ciò che tutto il ballpark si aspetta; Claudio Liverziani entra nel box e realizza il singolo che vale l’1-0 Bologna.
Alessandro Vaglio spaventa Corradini con una battuta lunga che esce in foul di pochissimo, ma alla fine il partente del Rimini riesce a chiudere la ripresa propiziando la rimbalzante del terzo out.

Rimini non ci sta e nella ripresa successiva realizza subito la sua prima valide della partita con il singolo di Oscar Salazar, ma l’esterno venezuelano viene lasciato in base dai compagni.

Il secondo attacco del Bologna si apre con una base ball per Trent Oeltjen, bravo poi a rubare la seconda e successivamente portato in terza dal sacrificio di Daniele Malengo. Dopo la base intenzionale ad Alessandro Grimaudo arriva lo strikeout per Marco Sabatani e la rimbalzante di Infante che costa l’eliminazione all’interbase italiano.

Con due out si presenta nel box il super catcher Guillermo Rodriguez, che guarda la prima palla lanciatagli da Corradini e poi spedisce fuori la seconda realizzando l’home run del 2-0 Fortitudo.

Sulla successiva base ball concessa a Vaglio finisce la partita di Corradini, rilevato sul monte da Jose Escalona, bravo a chiudere su Oeltjen con la rimbalzante dello statunitense che chiude la ripresa.

Il pitcher venezuelano non è più fortunato e nel quarto attacco felsineo Escalona manda in base due battitori per base ball; dopo il sacrificio di Sabatani, Malengo si fa eliminare in terza da un tocco di Mazzanti, ma la battuta di Fuzzi riempie le basi per Bologna. Liverziani però non sfrutta l’occasione e batte debole proprio sul rilievo sudamericano che assiste Giuseppe Spinelli per il terzo out.

Al sesto inning giocata difensiva assurda di Oeltjen che fa sua una bella battuta profonda di Salazar; l’esterno centro corre all’indietro e compie un’autentica prodezza intercettando la palla che cade sulla recinzione per il flyout che chiude l’inning di Rimini.
 
Alla settima ripresa, Bologna torna avanti grazie alle valide di Fuzzi, Liverziani e Rodriguez, con quest’ultimo decisivo nel portare a casa Fuzzi e spingere Liverziani in terza con la sua seconda valida della partita. 3 a 0 Fortitudo ancora col suo uomo più rappresentativo di queste IBS.

È la valida che sancisce anche la fine della gara di Escalona, sostituito dal super rilievo Enorbel Marquez, che appena entrato risolve la delicata situazione dei Pirati propiziando l’eliminazione di Oeltjen.

Nella penultima decisiva ripresa c’è di nuovo l’allungo bolognese. Triplo di Grimaudo a destra dove Romero no può nulla; nel turno successivo con un out al passivo e l’uomo in terza Sabbatani si inventa lo squeeze-play che vale il 4-0.

È la giocata che decreta la fine della partita con l’attacco del Rimini annichilito da un Raul Rivero mai così dominante e che per quest’ultimo fondamentale appuntamento si regala uno shutout complete game. Bologna si laurea Campione d’Italia 2014 e la festa può finalmente esplodere al Falchi dopo cinque anni dall’ultimo scudetto.

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da Bologna, Michele Acacia


Nella foto, Claudio Liverziani, capitano dell'UnipolSai, alza la Coppa al cielo (Lorenzo Bellocchio - Grandeslam.net).